Quando arrivo io, La Velier è in due soli locali, con due soci, due impiegate e un magazziniere, Amleto Mori, che oggi è responsabile vendite. Non ha ancora un computer, anzi nemmeno una fotocopiatrice, la contabilità è tenuta a mano ed elaborata esternamente da un commercialista. […]
Io ho già due figlie e presto nasce la terza, Maria Margaux. Dopo l’orario di lavoro, devo fermarmi in ufficio per farmi un quadro della situazione nell’assenza totale di dati. I primi anni mi richiedono un impegno straordinario, tanto in termini organizzativi quanto in termini di ricerca prodotti.
Trovo la Velier in condizioni critiche anche dal punto di vista gestionale. Non c’è una struttura prezzi, non ci sono budget, target, cataloghi prodotto. La contabilità la tiene un commercialista esterno.
Ma questo non mi spaventa. Ho i capelli lunghi, una faccia da schiaffi, idee controcorrente, non porto la cravatta.
E parto in questa avventura da imprenditore.
[Brano tratto da Nomade tra i barili, di Luca Gragano]